Cartellino rosso a Franco Frattini

, di Matteo Minchio

Cartellino rosso a Franco Frattini

Dall’anno accademico 2009-2010 il Collegio d’Europa non sarà più alla portata degli studenti italiani.

Quanto meno non di coloro che hanno meno di 21.000 euro da investire su un progetto formativo che, dopo un anno intenso di studi sull’Europa al quale partecipa la migliore selezione dei laureati europei, sforna la crema dei funzionari nazionali e dell’Unione. È questa la conseguenza della decisionepresa dalla Farnesina di eliminare la borsa di studio di 5000-6000 € offerta ai vincitori del concorso

...il Collegio d’Europa non sarà più alla portata degli studenti italiani, quanto meno non di coloro che hanno meno di 21.000 euro da investire ...

di selezione. Sebbene il contributo fosse già ora inadeguato a compensare l’esborso economico delle famiglie che si indebitano pur di mandare il proprio figlio a studiare all’estero, da oggi in poi per lo studente italiano, seppur zelante e volenteroso, non vi sarà altra scelta che dimenticare il Collegio, sogno per molti giovani come lui appassionati d’Europa.

Il Collegio d’Europa ha due sedi, una storica nella cittadina fiamminga di Bruges (da cui il nome con cui spesso viene chiamato) e un’altra nata con l’allargamento nella città polacca di Natolin. Nell’istituto è possibile iscriversi a corsi in inglese e francese in quattro dipartimenti: diritto, economia, politica e amministrazione, relazioni internazionali e diplomazia. Ogni anno i corsi sono frequentati da circa 400 studenti, di cui 30-40 sono giovani laureati italiani. È un’occasione unica per confrontarsi e dibattere sui temi europei in un ambiente veramente europeo. I paesi membri dell’UE, specialmente quelli più grandi (Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, Polonia) sanno bene che investendo su questi studenti potranno poi beneficiare di funzionari o diplomatici con un altissimo livello di preparazione, che probabilmente scaleranno la burocrazia europea sino ad arrivare a posti dirigenziali o potranno farsi carico con sicurezza di pesanti responsabilità . Per questa ragione finanziano quasi integralmente la spesa degli studenti.

Considerata la decisione della Farnesina, l’Italia rinuncia a tutto ciò. Il paese non crede nei propri laureati e li abbandona a sé stessi. Lo stato non ha bisogno di una burocrazia che funzioni e sia competente sull’Europa. L’economia non ha interesse ad avere analisti e giuristi che conoscano i meccanismi dell’integrazione economica e del diritto europeo. Tutto ciò ci è superfluo e per

... la spesa per gli investimenti in questo settore si può tagliare come un ramo secco ...

questo la spesa per gli investimenti in questo settore si può tagliare come un ramo secco. Si potrebbe pensare che il Ministero abbia diversificato i sostegni, magari finanziando altri istituti, come hanno fatto in Germania, sostenendo gli studenti della London School of Economics per esempio. Si potrebbe pensare che si voglia delegare questa spesa al livello regionale (il Veneto offre già borse di studio), per

... Frattini che conosce bene il valore degli studenti del Collegio d’Europa ...

favorire una rappresentanza territoriale. In realtà non sembra essere questo il caso. La vera ragione del taglio è che il costo appare eccessivo. Una motivazione ridicola, visto che, a conti fatti, la spesa complessiva in questione si tratta di circa 200.000 €, non certo esagerata a fronte di tanti sprechi della nostra amministrazione. In ogni modo la spesa è ben motivata, se sinora gli italiani eccedevano spesso le quote grazie anche al loro valore, obbligando la Farnesina a sostenere più borse di quanto previsto.

Secondo il parere di un ex studente del Collegio d’Europa da noi contattato, che detto per inciso ha trovato subito lavoro alla Commissione, “tutto ciò è molto triste e rimane certamente un brutto segnale qualsiasi sia il ragionamento alla base”. Una considerazione che non possiamo fare a meno che condividere, rivolgendo allo stesso tempo il nostro atto d’accusa verso la Farnesina e il Ministro Frattini, che ironicamente sino a qualche mese fa era Commissario europeo e conosce bene il valore degli studenti del Collegio d’Europa.

L’articolo è stato pubblicato su «Lo spazio della politica»

Tuoi commenti
  • su 17 marzo 2009 a 18:13, di MS In risposta a: Cartellino rosso a Franco Frattini

    Ma se la crisi economica esiste per tutti i paesi europei, paese dell’Est in particolare, perché solo l’Italia ha considerato che tagliare quelle borse di studio si sarebbe rivelato un risparmio? I Ministri avranno pensato che tagliare sulle borse per giovani neolaureati non sarebbe stato problematico: dopotutto i giovani sono una minoranza in Italia e per di più poco rappresentata. Così ecco lo scenario che si produrrà a breve. Il Ministero finirà per selezionare alcuni studenti italiani non solo brillanti e preparati, ma soprattutto ricchi! Gli atri, sempre molto bravi, ma con il difettuccio di non potersi permettere una retta da 21.000 euro, beh…non potranno contare sul loro Ministero e continueranno a chiedersi dove vanno a finire le tasse che molto probabilmente i loro genitori hanno sempre pagato allo Stato italiano. BOrse di studio per permettere a TUTTI gli studenti italiani di frequentare una scuola di eccellenza a livello europeo: man non è questo di cui abbiamo bisogno quando si parla di rialnciare il Paese e di renderlo più meritocratico?

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