I fondamenti dell’unione e della solidarietà tra europei sono in pericolo. Il futuro dell’Europa è in bilico. La politica deve trovare gli strumenti adeguati per agire subito.
Tutti i tentativi intergovernativi di affrontare la crisi con gli strumenti e le istituzioni normali sono falliti. Senza un grande progetto europeo per far ripartire su scala continentale lo sviluppo e la crescita i sacrifici a livello nazionale necessari per far fronte alla crisi del debito non riusciranno a riguadagnare la fiducia dei mercati e del resto del mondo. Né è possibile continuare ad eludere il nodo della legittimità democratica europea e le sfide della globalizzazione.
Per questo chiediamo
1- una nuova iniziativa politica dei paesi dell’eurogruppo per porre le basi per la realizzazione di una Federazione europea attraverso un metodo democratico costituente: occorre mostrare agli europei e al resto del mondo che il rilancio del progetto politico europeo è possibile, che la sua legittimità democratica può essere rafforzata risolvendo la crisi del debito e affrontando le sfide della globalizzazione;
2- il rafforzamento dell’unione politica, a partire dall’Eurogruppo e di tutti quei paesi che vogliono una più grande unità, attraverso nuove vie per assicurare un governo democratico e trasparente sul piano politico, economico e fiscale;
3- tenendo conto che l’attuale tendenza a reagire alla crisi con metodi intergovernativi si è dimostrata inadeguata e foriera di una rinazionalizzazione delle politiche, non basta rilanciare il metodo comunitario, di superarlo promuovendo un’unione politica federale. La somma degli interessi nazionali non è in grado di fornire adeguate soluzioni, ed il suo risultato contraddice l’essenza stessa del processo di integrazione europea avviato da Padri fondatori come Alcide De Gasperi e Konrad Adenauer;

4- che il Parlamento europeo rivolga un appello ai governi ed ai parlamenti nazionali per convocare una Convenzione costituente;
5- la convocazione di un’Assemblea/Convenzione costituente composta dai rappresentanti eletti dai cittadini a livello nazionale ed europeo, nonché dei governi e della Commissione europea, con il mandato di elaborare, sulla base del progetto redatto dal Parlamento europeo e superando i veti nazionali, una Costituzione federale;
6- l’introduzione di una clausola di integrazione differenziata nel nuovo Trattato/Costituzione che dia tempo sufficiente ai paesi recalcitranti o di unirsi ai paesi decisi ad andare avanti o di recedere dall’Unione.
I federalisti europei attivi in Germania ed in Italia si rivolgono agli uomini e alle donne delle istituzioni nazionali ed europee, dei partiti, dei movimenti politici e della società civile affinché sostengano questa iniziativa.
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