1) Siete pronti a supportare una o più proposte del Manifesto JEF? Se si, quali? Se no, perché?
Serracchiani-Vecchi: Supportiamo tutte le proposte del Manifesto, in quanto sono tutte già presenti nel nostro programma per le elezioni.
2) Ci sono altre tematiche di vostro interesse che non sono state inserite nel manifesto JEF e che vorreste fossero trattate?
Vecchi: I diritti di cittadinanza e di appartenenza all’Unione Europea, che non sono scritti ma indubbiamente costituiscono il leitmotiv del Manifesto. Questi saranno i nostri grandi temi, oltre a quelli della difesa e sicurezza comuni.
Serracchiani: Avrei preferito ci fosse qualche riferimento in più ai diritti civili.
3) Qual è la tua opinione sul Manifesto MFE e cosa ne pensi della Federazione Europea? (Solo per Debora Serracchiani, in quanto Luciano Vecchi è iscritto al MFE)
Serracchiani: La Federazione è un’idea presente nel nostro programma. Sono dell’idea che si debba delegare più competenze all’Unione. Quando parlo di stati non penso ai confini, ma alle regioni, alle “aree”.
4) Nel tuo blog, fra le motivazioni che ti hanno spinto ad accettare la candidatura alle europee esprimi la volontà di un cambiamento delle istituzioni. Quali sono le tue proposte per cambiare le istituzioni europee? (Solo per Debora Serracchiani)
Serracchiani: Bisogna dotarsi di strutture più snelle e veloci di quelle attuali, perseguire una codecisione ampia e servirsi di strumenti efficaci come quello del voto a maggioranza.
5) Se doveste venir eletti come intendete “procedere” a livello europeo? Rispetterete i dettami del partito o agirete secondo la vostra coscienza?
Serracchiani: Se sono legata al PD è chiaro che mi muovo al suo interno e quindi seguirò le sue linee guida.
Vecchi: Più che altro la questione è la costruzione stessa delle “linee guida”…
Serracchiani: Infatti parteciperò attivamente alla creazione della linea politica del partito, ma una volta decisa una linea va seguita da tutti. Certamente ci saranno temi per i quali il partito ci lascerà liberi di decidere in autonomia.
6) Sentiamo spesso dire che il Parlamento Europeo si è ridotto a “casa di riposo” per politici ormai “sorpassati” a livello nazionale. C’è chi invece potrebbe vedere nel Parlamento Europeo una sorta di “palestra politica” per tornare poi nell’arena nazionale. Quale è secondo voi, oggi, il ruolo del Parlamento Europeo e quindi degli eletti?
Serracchiani: Credo che ci si debba preoccupare di far bene in Europa, senza usarla come “parcheggio”. In Europa si devono mandare persone competenti e che, soprattutto, si impegnino a restare al Parlamento Europeo al fine di portare avanti un lavoro serio.
Vecchi: Da questo punto di vista io e Debora siamo stati gli unici ad impegnarci affinché si possa stilare un documento per comunicare l’operato dei parlamentari non solo del PD, ma anche dei parlamentari (italiani, n.d.r.) degli altri schieramenti, durante tutto il mandato, nelle Commissioni e negli altri organi Parlamentari e non solo nelle Plenarie, come è stato deciso qualche mese fa.
1. su 10 giugno 2009 a 14:18, di Nicola Vallinoto In risposta a: Intervista a Luciano Vecchi e a Debora Serracchiani
non è vero che l’idea di una federazione europea è presente nel programma del PD. Se lo fosse sarebbe veramente ben nascosta. A tal riguardo invito Debora Serracchiani a leggere l’articolo sul tasso di federalismo europeo presente nei programmi elettorali.
http://www.taurillon.org/Europee-2009
Spero, comunque, che possa portare un contributo federalista nel Parlamento europeo.
Ce n’è tanto bisogno.
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