Bruxelles e Ventotene, Maggio 2006

Ricordando Altiero Spinelli

Cari amici e federalisti europei...

, di Jan Seifert

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Ricordando Altiero Spinelli

In questi giorni si celebra il 20esimo anniversario della morte di Altiero Spinelli. Con lui i federalisti europei hanno probabilmente perso uno dei loro più importanti protagonisti.

Comunque, occasioni come quella di oggi servono per mettere a fuoco non tanto ciò che abbiamo perso insieme a questo grande federalista, quanto piuttosto ciò che egli ci ha lasciato in eredità.

Le idee di Spinelli continuano a vivere nella JEF

“Una struttura federale è una condizione necessaria per lo sviluppo di una vita politica libera”, affermava Spinelli. L’insoddisfazione riguardo la forma attuale dell’UE non nasce solamente dalla sua incapacità di produrre dei risultati effettivi. Le preoccupazioni profonde presenti tra i cittadini non riguardano solo il risultato delle politiche, ma anche il processo decisionale che precede i risultati stessi. Le possibilità di partecipazione democratica e il processo decisionale al livello europeo sono ancora lontani dall’essere acquisiti. Queste erano già le conclusioni di uno dei testi fondamentali redatti da Spinelli, il Manifesto di Ventotene, scritto nel 1941. Già qui Spinelli esponeva le sue teorie per la creazione di un’Europa democratica strutturata in una Federazione europea.

Una struttura federale è una condizione necessaria per lo sviluppo di una vita politica libera

Nel 1980, solo 6 anni prima della sua morte, Spinelli incominciò a perseguire il difficile obiettivo di redigere un nuovo trattato - una Costituzione - per l’allora Comunità europea. Le sue idee scritte nero su bianco 25 anni fa furono approvate a larghissima maggioranza dal PE nel 1984. Oggi il 15° stato ha ratificato il Trattato Costituzionale. L’obiettivo di Spinelli di una Costituzione per la federazione europea è quanto mai necessario. E questo è il lavoro che noi stiamo portando avanti.

Spinelli era un grande parlamentare

Anche se il Parlamento europeo era allora dotato di competenze limitate, Spinelli cercò di ampliarne i poteri. In questo senso una sua grande conquista fu il voto sulla “sua” costituzione per creare un elemento veramente europeo nella campagna per le elezioni del Parlamento del 1984.

Spinelli era anche molto rispettato dai suoi colleghi per le sue doti oratorie e la sua dedizione all’istituzione dei cittadini, il PE. L’edificio principale del PE a Bruxelles porta oggi il suo nome per ricordarne la memoria.

L’edificio principale del PE a Bruxelles porta oggi il suo nome per ricordarne la memoria

L’eredità di Spinelli è un impegno della JEF

Anche se nessun membro della JEF di oggi ha avuto l’opportunità di incontrare personalmente Spinelli, lui e le sue idee sono “ospiti” regolari ai nostri eventi e ai nostri seminari. In particolare, l’annuale seminario internazionale di Ventotene è se possibile una delle più importanti eredità che Spinelli ha lasciato per i militanti JEF di tutto il continente. Questo seminario, gentilmente sostenuto e organizzato dall’Istituto Altiero Spinelli con la nostra sezione italiana, è stato per generazioni di militanti l’occasione principale per discutere le idee del federalismo europeo e di Spinelli.

Cosa direbbe Spinelli oggi?

Ovviamente possiamo solo speculare su ciò che Spinelli ci suggerirebbe di fare nella situazione attuale. Ma sicuramente due delle nostre priorità sarebbero anche quelle di Spinelli. Innanzitutto, la ratifica della Costituzione. Per portarla avanti Spinelli sosterrebbe probabilmente la richiesta di un referendum europeo per riuscire finalmente a rompere il principio dell’unanimità e dare ai cittadini europei il diritto di esprimersi. D’altra parte, il grande parlamentare Spinelli ci incoraggerebbe a trasformare le prossime elezioni europee in un esercizio più serio. Una vera e propria parlamentarizzazione deve includere la questione di collegare il risultato delle elezioni alla scelta del prossimo Presidente della Commissione, la creazione di liste di partiti transnazionali e campagne politiche dei partiti veramente europee.

Il suo Manifesto di Ventotene fu scritto su carta di tabacco e fatto uscire clandestinamente dall’isola

L’UE è il risultato di una serie di piccoli passi e di successi parziali. Spinelli ha combattuto per raggiungere i suoi obiettivi anche a costo della sua stessa libertà e della sua vita. Il suo Manifesto di Ventotene fu scritto su carta di tabacco e fatto uscire clandestinamente dall’isola remota. Al contrario, noi abbiamo tutti i mezzi possibili di comunicazione elettronica e libertà di parola per dar vita alle sue idee. Spinelli non credeva che conquistare la libertà di agire politico al livello europeo potesse arrivare come un dono dal cielo: “la strada da seguire non è né facile né certa. Ma deve essere seguita e lo sarà!”. La commemorazione di questo grande federalista è anche un monito per la nostra lotta. I militanti JEF sono onorati di perseguire i loro obiettivi e intanto difendere le idee di Spinelli. Il suo lavoro e il suo impegno alla causa della pace e della prosperità in Europa ne fanno un modello per ogni federalista in Europa.

Per la cerimonia di commemorazione a Ventotene vorrei inviarvi i più calorosi auguri del Bureau Esecutivo della JEF, che si riunisce questo week end a Bruxelles.

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