Cosa sta facendo l’Italia per Next Generation EU

, di Mario Leone

Cosa sta facendo l'Italia per Next Generation EU

Un fitto calendario di riunioni è quello che sta impegnando il Comitato Tecnico di Valutazione (CTV) per il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) dell’Italia sin dal mese di agosto all’indomani del Consiglio europeo del 17-21 luglio 2020, che ha dato il “lasciapassare” al nuovo Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 affiancato da un ulteriore “fondo” multiplo e composto denominato Next Generation EU, e promosso, dalla Commissione europea, grazie alla presidente Ursula von der Leyen.

Proprio l’accordo in Consiglio europeo ha demandato le responsabilità di valutazione dei PNRR alla Commissione europea, quindi ogni Stato membro che è destinatario di una fetta dei 750 miliardi di euro (di cui 390 di spese) del “Next Generation EU”, deve adoperarsi per presentare progetti credibili, sostenibili e soprattutto strutturali per la ripresa post pandemica di COVID-19.

Veniamo all’Italia. Il Comitato Tecnico di Valutazione, come richiamato, entra in gioco generalmente nel quadro della formazione degli atti normativi dell’Unione Europea, coordina la predisposizione della posizione italiana e prepara le riunioni del Comitato Interministeriale per gli Affari Europei (CIAE). Il suo funzionamento è regolato dal Decreto del Presidente della Repubblica 2 luglio 2015, n. 119, che ne stabilisce anche i compiti.

Il CIAE del 28 luglio scorso dedicato ai «seguiti del Consiglio europeo», ha demandato al CTV le attività di definizione del quadro generale.

«Oggi - ha scritto in un tweet il Ministro Amendola al termine della riunione dell’11 agosto - durante il CTV ho ringraziato i rappresentanti dei Ministeri e il Dipartimento per le Politiche Europee che stanno lavorando senza sosta. Il Next Generation EU è una occasione storica per modernizzare l’Italia».

L’ultima riunione del CIAE si è svolto il 9 settembre, a Palazzo Chigi; a presiederlo il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e convocato dal Ministro Amendola. Il Comitato ha concordato le Linee guida per la definizione del PNRR. Nel documento – come si apprende dal comunicato stampa - vengono indicate le sfide, le missioni e le azioni del Piano per la Ripresa italiano da finanziare attraverso il fondo Next Generation EU, con l’obiettivo di realizzare in Italia ed Europa la doppia transizione verde e digitale e di accrescere la competitività, l’inclusione sociale e la crescita economica dopo la crisi pandemica COVID-19.

Le linee guida consentiranno un’approfondita interlocuzione con il Parlamento italiano e con la Commissione europea, al fine di presentare il PNRR a partire dal gennaio 2021, in linea con il calendario stabilito dall’UE. «Non sprecheremo un’occasione storica di rilancio del nostro Paese», ha dichiarato il Ministro Amendola, al termine della riunione.

Il CIAE ha inoltre discusso della Conferenza sul Futuro dell’Europa e della prossima presentazione del nuovo Patto europeo su migrazione e asilo.

Di seguito si riportano le sintesi dei verbali (in ordine decrescente, prelevati dal sito del Dipartimento delle politiche europee) delle precedenti riunioni del CTV (l’ultima si è tenuta il 7 settembre 2020, la sintesi – al momento – non è ancora disponibile), che hanno preparato il campo, quindi, alle conclusioni del CIAE.

  • 2 settembre - È proseguito il confronto con le Amministrazioni sullo stato di avanzamento dei lavori in vista del CIAE del 9 settembre e del successivo avvio dei negoziati con la Commissione europea. All’esame del CIAE, le Linee guida del PNRR, ovvero le sfide e le missioni del Paese, redatte in un documento che costituirà l’intelaiatura del futuro Piano. Tale documento, ha ricordato il Ministro, sarà basato sulle raccomandazioni specifiche per paese 2019 e 2020 e sul piano di rilancio italiano. Nel quadro di un proficuo rapporto istituzionale, il documento sarà trasmesso al Parlamento che, nella sessione di settembre, avrà un’interlocuzione con il Governo sulle grandi sfide, in preparazione della Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (NADEF) di cui il PNRR - nella sua componente sfide e missioni - diverrà un allegato.
  • 25 agosto - Prosegue il lavoro di accorpamento dei progetti in base alle priorità sottolineate più volte (green, digitale e coesione sociale), anche per valutare la possibilità di impiegare fondi alternativi al Next Generation EU, come i fondi europei ordinari (in particolare, i fondi della coesione) e i fondi nazionali e regionali. E’ stata prevista una Cabina di regia con le Regioni per un confronto sulle possibili convergenze di progetti nazionali e progetti regionali.
  • 13 agosto - Il Comitato rileva come sia ormai in fase di conclusione la prima fase di confronto con le Amministrazioni, anche in seguito agli incontri bilaterali già svolti e di quelli in programma, per pervenire a una prima selezione in linea con le priorità individuate dalla proposta di regolamento sul dispositivo di ripresa e resilienza. Viene evidenziato che, in ogni caso, il ruolo politico di scelta spetta al Comitato interministeriale affari europei (CIAE), in quanto organo deputato alla definizione delle linee politiche del Governo.
  • 12 agosto - Il Comitato sottolinea l’esigenza di focalizzare l’attenzione su progetti effettivamente strategici in termini di crescita e di impatto diretto sulla vita dei cittadini che possono essere finanziati col Recovery Fund e, quindi, inseriti nel Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza. In base a valutazioni di priorità, le Amministrazioni devono inoltre individuare quali progetti possono essere finanziati ricorrendo a risorse alternative, quali i fondi del Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 o altri fondi europei e nazionali.
  • 11 agosto - Continua il confronto tra le amministrazioni sui progetti e sulle priorità del Piano. Si discute inoltre in merito alle diverse fonti di finanziamento, vale a dire, risorse nazionali, Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 e Next Generation.
  • 6 agosto - La riunione si apre con la presentazione, da parte delle amministrazioni, delle direttrici generali dei progetti di riforma: la riforma del processo civile, del processo penale e dell’ordinamento giudiziario, la riforma delle politiche attive del lavoro e del salario minimo, la riforma sulla digitalizzazione dei servizi offerti dalle Pubbliche Amministrazioni e quella dell’assistenza sanitaria territoriale. I temi portanti rimangono quelli indicati nelle raccomandazioni specifiche per paese della Commissione europea per l’Italia, relative agli anni 2019 e 2020, unitamente a quelli del Piano nazionale di riforma da poco approvato: nello specifico, superamento della crisi pandemica, transizione green e digitale, riforma della Pubblica Amministrazione e della giustizia.
  • 5 agosto - Il Comitato discute delle tematiche relative al green e alla transizione digitale, che costituiscono i temi cardine sui quali concentrare l’attenzione e l’impegno. Con riguardo al tema del green, sono state individuate quattro macroaree nel cui ambito sviluppare i progetti: infrastrutture per l’ambiente; bioeconomia, fiscalità e finanza verde; transizione ecologica; clima ed energia. Con riguardo al tema della transizione digitale, le macroaree riguardano la digitalizzazione dei servizi della Pubblica Amministrazione, le infrastrutture digitali e la sicurezza informatica, la condivisione dei dati e l’interoperabilità, unitamente allo sviluppo delle competenze.
  • 4 agosto - La riunione, con la guida del Ministro per gli Affari Europei, Vincenzo Amendola, esamina lo stato di avanzamento dei lavori di redazione dei progetti, al fine della predisposizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si stanno tenendo anche riunioni bilaterali con alcuni ministeri, in particolare con quelli aventi competenze trasversali, per incentivare il coordinamento tra le amministrazioni.
  • Il CTV si è riunito inoltre il 29 e il 30 luglio.
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