Divide ed impera
Un nuovo movimento europeo, chiamato Pulse of Europe, è stato recentemente fondato da Daniel e Sabine Röder. Oggigiorno, la nascita di questi gruppi non è un qualcosa di unico e raro. Infatti oltre al Movimento Federalista Europeo e ai Giovani Federalisti Europei, molte altre iniziative sono state fondate per salvare il futuro dell’Europa. Citandone alcuni: The 48%, March For Europe, DIEM25, Nova EUropa, Restart Europe Now, Europa neu begründen, Who if not us, European Way, Stand up for Europe, Pan-European Movement, Praxis Europa, Parti Fédéraliste Européen, L’Europe des Citoyens.
Senza alcun’intenzione di svalutare gli sforzi delle iniziative sopracitate, è tuttavia giusto dire che solo poche hanno raggiunto il ‘mainstream media’ o la maggioranza pubblica. Grazie alla sua indole innovativa ed autentica, Pulse of Europe non risulta accostabile ad altri gruppi emarginati. Tanto è vero che non è in concorrenza con altre iniziative, anzi le raggruppa e funziona in quanto podio di discussione. La semplicità, la rapida crescita e il successo dimostrano le grandi qualità di questa iniziativa. Mentre altri progetti organizzano conferenze, dibattiti e lanciano campagne d’informazione, Pulse of Europe entra in piazza munito di simboli Europei, la Bandiera, l’Inno Alla Gioia ed un microfono aperto alla voce dei manifestanti, i quali prendono posizione a favore dell’Unione europea davanti al pubblico.
L’ascesa della società civile europea
La velocità con cui Pulse of Europe si è sviluppato, è stupefacente. Lo shock causato dagli avvenimenti del Brexit, la vittoria di Donald Trump e l’aumento dei populisti nei Paesi Bassi, Francia, Italia e Germania, hanno motivato la coppia di Francoforte ad agire ed inviare una email a diversi amici, invitandoli ad unirsi a loro. Fu così che si incontrarono a Francoforte per una piccola protesta. Decisero di ripetere questa manifestazione ogni domenica alle 14:00 e ad ogni protesta i nuovi manifestanti avevano il compito di portare e coinvolgere ulteriori amici. Finché, Il 19 febbraio si sono riunite, a Francoforte, più di 2000 persone. In altre città come Karlsruhe, Friburgo, Amsterdam, Lione, Toulose, Bruxelles, Bath, Berlino, Celle, Essen, Halle, Amburgo, Heidelberg, Kassel, Colonia, Monaco, Passau, Wiesbaden e molte altre, si sono formati nuovi gruppi, i quali hanno seguito le stesse procedure. Le varie proteste sono state riportate in articoli di giornali e divulgate in emittenti televisive, attirando conseguentemente maggior attenzione.
Purtroppo, Pulse of Europe non si è ancora formato in Italia, però in occasione dell’importante corteo federalista a Roma del 25 marzo, la capitale italiana dovrebbe cogliere l’opportunità e creare un gruppo, affinché i cittadini possano avviare proteste settimanali. Roma avrebbe bisogno di Pulse of Europe, in particolar modo per il 25 marzo, dove tale gruppo sarebbe di grande supporto. Romani, carpe diem ed iniziate Pulse of Europe nella Città Eterna!
Pulse of Europe non si presenta come un movimento eccessivamente politico, questo permette il buon funzionamento del gruppo. È aperto a tutti e richiama anche persone senza esperienze di protesta. Gli eventi organizzati offrono un attivo coinvolgimento, dove viene promossa l’immagine di un’Europa positiva e ottimista, senza però ignorare gli aspetti e le minacce causate dal populismo, che perpetuamente mettono in pericolo questa Europa. Le proteste sfidano i populisti euroscettici e incoraggiano gli europei occasionali ad unirsi alla visione del loro gruppo manifestante. Gli obiettivi sono fondamentalmente questioni come: la pace, la democrazia, i diritti civili, stato di diritto, la libertà, critica auto-riflessione della politica europea, l’unità nella diversità, la partecipazione, la prossimità ai cittadini e l’Europa in generale. Questioni che vengono interrogate dai sostenitori di Farage, Putin, Trump, Orbán, Szydło, Grillo, Erdogan, Le Pen, Wilders e Petry. Pulse of Europe segna un limite. Si può arrivare fino ad un certo punto, non oltre! Il party ‘40s-nostalgia’ è finito! L’Europa ha un battito! L’Europa è viva!
1. su 4 marzo 2017 a 12:09, di Alfredo Viganò In risposta a: Pulse of Europe - l’Europa ha un ‘battito’
Vengo da diversi paesi europei. Sono un convinto europeista. Grazie all’Europa siamo in pace da 72 anni. Tra la prima e la seconda guerra mondiale ne sono passati solo 21. Credo che un piccolo gruppo di paesi potrebbe cominciare a Realizzare un Europa unita politicamente con regole molto chiare per chi volesse partecipare in un secondo tempo. È la risposta migliore a tutte quelle forze che cercano di disgregare ed indebolire il nostro continente. Mi piace considerare gli abitanti delle altre nazioni come faccio, stando in Toscana (Italia) con tutti quelli delle altre regioni del mio paese. Penso alla grande cultura del nostro continente, e di questo sono molto fiero.
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