Erdogan si riconferma Primo Ministro turco - commentaires Erdogan si riconferma Primo Ministro turco 2007-07-25T17:18:03Z https://www.taurillon.org/Erdogan-si-riconferma-Primo-Ministro-turco#comment2685 2007-07-25T17:18:03Z <p>Non voglio fare fantapolitica, ma penso che a Tayyip Erdogan sia capitata la possibilità di fare quello che, in Italia, un laico cristiano, Alcide De Gasperi, s'impegnò a fare : portare il proprio Stato nell'Unione Europea. Il partito di Erdogan è di ispirazione religiosa, ma deve muoversi in un assetto istituzionale laico, controllato a tiro dalle seconde più numerose forze armate degli Stati membri della NATO. Per l'elezione presidenziale, Erdogan non ha i numeri per fare da solo. In Parlamento, però non ci sono solo i nazionalisti : c'è il CHP ed i 26, se non sbaglio, parlamentari curdi, eletti come indipendenti, dopo lo scioglimento dei rispettivi partiti d'appartenenza. E' solo con una di queste due forze la possibilità di eleggere un presidente della repubblica, in cambio di una legittimazione anche internazionale del gruppo parlamentare alleato, della possibilità di un accordo destra moderata-sinistra, scelta che altri Stati europei già conoscono, oppure di un accordo di riconciliazione turco-curdo che darebbe inizio ad un coraggioso cammino della Turchia verso il federalismo infranazionale, dove può trovare il modello tedesco, quello belga, l'autonomia a statuto speciale di cinque delle regioni italiane e, speriamo, in futuro, un assetto federale per Cipro. Per quanto riguarda la formazione del Governo, Erdogan ha i numeri per fare da solo, ma per fare l'Europa, deve fare di più. Il percorso in salita che attende Erdogan, in parte è stato coperto : restano le asperità del completamento della normativa a tutela dei diritti umani e delle dimostrazioni (da comunicare politicamente bene) di adeguamento della normativa interna a quella comunitaria, dal rispetto dei parametri di Maastricht alla normativa di contrasto ai reati contro la pubblica amministrazione, alla pianificazione del rimpatrio delle truppe che si trovano sulla parte settentrionale dell'isola di Cipro. C'è poi un grande sforzo morale che attende Erdogan sulla sommità del percorso : il riconoscimento del genocidio degli armeni degli inizi del secolo scorso, oltre a quello dei curdi, e la concessione di libertà religiosa per i culti minoritari e di autonomia a statuto speciale per il curdistan turco. L'Unione Europea deve saper spiegare che riconoscere i crimini conviene. La Slovenia ha riconosciuto le foibe ed eccola nell'Unione Europea e nella Zona Euro. La Serbia sa che se vuole entrare nell'Unione Europea, deve dare retta a Martti Ahtisari e riconoscere l'indipendenza al Kossovo. Certi Stati dell'Unione Europea sbagliano a comunicare contrarietà all'ingresso della Turchia nell'Unione Europea, perchè l'Europa è andata avanti rispetto ai loro schemi : uno degli Stati membri dell'Unione Europea è Malta, dove per anni il sentimento mediterraneo è stato prevalente a quello europeo e la scelta su quale visione avere di sè è passata dentro tutte le famiglie maltesi. In ogni famiglia maltese, chi votava laburista, fino a vent'anni fa, votava per mantenere un forte legame con la Libia, e chi votava nazionalista (democristiano) votava per l'ingresso di Malta nell'Uniuone Europea. Oggi Malta è nell'Unione Europea, ma i pescatori maltesi avranno sempre disegnato sulle loro barche l'occhio del dio fenicio a cui affidano la sorte della propria vita e del proprio lavoro, quando stanno per prendere il mare. Non solo a Cipro, vi sono gruppi etnici turchi e le minoranze turche negli altri Stati europei non sono popolazioni di recente emigrazione. Impedire l'ingresso della Turchia nell'Unione Europea, provocherebbe malumore nella minoranza storica turca in Bulgaria, la più ligia nel partecipare al voto alle scorse elezioni politiche e frenerebbe il processo di avvicinamento di altri Stati un tempo appartenenti all'impero ottomano, come la Bosnia-Erzegovina, mentre negli anni '90 dicevamo che la Bosnia è l'Europa. La Turchia è Europa : lo è in parte geograficamente, lo è nella storia religiosa del nostro continente, lo è purtroppo anche nella storia bellica del nostro continente, ma anche in quella sportiva dell'Europa, come dimostra la vittoria del Galatasaray in una delle scorse edizioni della Champions League. Non lasciamo al nazionalismo interno nè alla Russia la possibilità di mutilare l'unità dell'Europa : Svizzera, Norvegia, Croazia, Turchia, Serbia, Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Albania, Kossovo, Israele, Moldavia, Ucraina, Azerbaigian, Kazakistan (vedasi calendario delle partite preliminari delle coppe europee di calcio), Georgia, Armenia, Russia (con l'indipendenza di Cecenia e di qualunque altra repubblica russa voglia)e soprattutto, Bielorussia stanno aspettando che noi tendiamo loro la mano, senza ipocrisia e senza oblio. Puntiamo sulla federazione europea con chi ci sta e sul rispetto delle regole per chi vuole progredire nell'integrezione europea, ma non dimentichiamo i popoli della nostra famiglia che ancora non sono liberi o nelle condizioni di entrare nella stessa casa comune in cui viviamo noi. Non tiriamo ora la linea finale sulla carta geografica, ne facciamo in modo che la nostra mano sia guidata dai partiti del gruppo ITS del Parlamento Europeo, nè dai loro alleati come Sarkozy, nè dall'attuale Governo federale russo. Abbiamo già dato con gli accordi di Yalta, l'Europa merita di essere unita, la Turchia merita l'ingresso nell'Unione Europea, con un quando ma senza un ma e senza un se.</p>