Nubi su Bruxelles - commentaires Nubi su Bruxelles 2008-01-15T16:39:09Z https://www.taurillon.org/Nubi-su-Bruxelles#comment3445 2008-01-15T16:39:09Z <p>Ovviamente l'economia non può ne deve spiegare in toto ciò che sta avvenendo in Belgio, ed è chiaro che la storia e le caratteristiche peculiari (gli economisti direbbero la "path dependancy") sono fondamentali per capire la traiettoria di evoluzione di un paese. Probabilmente però la nascita e lo sviluppo di dinamiche sempre più transnazionali (in primis di natura economica, senza per questo escludere la transnazionalizzazione dei movimenti sociali, delle culture o anche della criminalità) che stanno configurando un mondo sempre più "glocale", spingono come mai prima d'ora per una ristrutturazione delle istituzioni nazionali, dando ancora più forza alle richieste di cambiamento già esistenti. E' vero quindi che il regionalismo è una caratteristica che accompagna il Belgio da tempo, ma è anche vero che la pressione sulle istituzioni nazionali generata dalla ristrutturazione globale dei mercati lascia uno spazio fino ad oggi inedito per le rivendicazioni locali. Altro punto : non penso che il risultato finale del processo di "denazionalizzazione" in corso debba per forza essere una inevitabile disgregazione (magari almeno non traumatica grazie ad una cornice federale europea), quanto piuttosto una architettura istituzionale europea molto più complessa, che garantisca la convivenza tra i livelli di governo locale, nazionale, sovranazionale. Non si tratta di scegliere tra un'Europa delle regioni o un'Europa degli stati : lo stato perde cifre di sovranità e determinate competenze, diventando “evanescente” in certi settori, ma può avere la capacità di sfruttare nuove finestre di opportunità e di convertire e indirizzare le proprie istituzioni verso nuove funzioni, ancora "a misura di stato".</p> Nubi su Bruxelles 2008-01-14T11:07:02Z https://www.taurillon.org/Nubi-su-Bruxelles#comment3442 2008-01-14T11:07:02Z <p>La "reductio ad unum" della situazione belga ad una questione essenzialmente economica (cito : "Il Belgio rappresenta infatti uno degli esempi più eclatanti del processo di “regionalizzazione” in corso in Europa, processo dovuto alla crisi dei mercati di dimensione nazionale nel contesto del “mercato globale”) è oggettivamente forzata. Sottovalutare le profonde differenze linguistico-culturali presenti in Belgio, che hanno fortemente influenzato il processo di "federalizzazione" del paese (il Vlaams Block, ricordiamolo, è uno dei primi movimenti etnoregionalisti d'Europa), fa ovviamente cadere nell'errore che la risposta possibile sia una struttura che permetta di "gestire al meglio la nuova dimensione ottimale dei mercati". L'Unione Europea potrebbe si avere un ruolo determinante, in questo tipo di crisi, ma non tanto per "evitare la disgregazione", quanto per far si che questa disgregazione non abbia esiti traumatici. Da questo punto di vista, la creazione di una vera Federazione Europea potrebbe consentire un processo di riarticolazione territoriale che superi finalmente l'eredità ingessata delle ideologie nazionaliste ottocentesche, e cioè gli attuali Stati-Nazione con i loro confini fittizi.</p>