Il Tour cinese in Europa 2023 (parte 2)

, di Rita Campus

Il Tour cinese in Europa 2023 (parte 2)

Dopo aver descritto le vicende della prima parte del tour cinese in Europa, che hanno visto protagoniste Francia e Italia, il presente articolo andrà a descrivere le ultime tappe del tour europeo del diplomatico cinese Wang Yi, raccontando gli avvenimenti della Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, a Budapest e a Mosca avvenute tra il 17 e il 22 febbraio.

Grazie all’invito dei governi di Francia, Italia, Ungheria e Russia, il consigliere cinese Wang Yi ha avuto l’opportunità di avere dei colloqui con gli esponenti politici di diverse capitali europee e ha potuto partecipare alla 59a Conferenza sulla Sicurezza (MSC) di Monaco. La finalità di questo tour, come spiegato nell’articolo che ne delinea la prima parte, è quella di discutere temi quali la sicurezza e il rafforzamento delle relazioni bilaterali tra la RPC e l’Europa.

Monaco, MSC: Dal 17 al 19 febbraio, si è svolta presso l’Hotel Bayerischer Hof di Monaco la MSC, una piattaforma preposta per ospitare dialoghi e dibattiti in materia di sicurezza e politica estera. In occasione della Conferenza, Wang Yi ha tenuto un discorso durante la sessione cinese per comunicare la visione di una sicurezza comune, globale, sostenibile e cooperativa sostenuta dal presidente della RPC. Nel discorso, è stato esplicitato più volte il costante impegno cinese verso uno sviluppo pacifico e la sua condivisione riguardo le principali questioni internazionali. La chiave della partecipazione del diplomatico cinese alla conferenza, oltre che del suo stesso viaggio europeo, è proprio quella di trasmettere al mondo intero la visione della Cina sulla sicurezza, promuovendo un’immagine della RPC come costruttrice di pace. Durante il suo discorso, il consigliere cinese non ha mancato di ricordare le parole del presidente Xi che vedono tutte le persone del mondo come appartenenti ad un unico villaggio globale con un futuro condiviso che devono aiutarsi a vicenda per risolvere le minacce internazionali di alto livello, come accaduto contro il Covid-19. Wang Yi ha anche affermato che rendere il mondo un posto più sicuro è un impegno costante per la Cina: per questo si unirà agli altri paesi per poter perseguire uno sviluppo pacifico e solo quando tutti i paesi faranno lo stesso, allora il futuro dell’umanità potrà prosperare. Per rendere ancora più trasparente la posizione cinese sul conflitto ucraino, come preannunciato dal consigliere cinese durante la MSC, il 24 febbraio (giorno che segna l’anniversario del conflitto) l’attesa “Posizione della Cina sulla soluzione politica della crisi ucraina” è stata pubblicata dal Ministero degli Esteri. Il documento, diviso in 12 punti, sintetizza le soluzioni cinesi per poter arrivare a una risoluzione del conflitto.

Durante la conferenza, il diplomatico cinese ha anche incontrato l’Alto Rappresentante dell’UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Josep Borrell. Durante l’incontro, Wang Yi ha affermato che la RPC e l’UE non dovrebbero considerarsi rivali, ma partner, dato che hanno più cose in comune che differenze. Entrambe le parti devono rinnovare il dialogo economico e aprirsi alla cooperazione per evitare il disaccoppiamento e poter lavorare insieme per garantire la stabilità delle catene di approvvigionamento globali. Borrell, in risposta, ha sottolineato l’importanza delle relazioni bilaterali Cina-UE e spera di rafforzare gli scambi e la cooperazione in vari settori per avvantaggiare non solo l’Europa, ma anche la Cina. Riguardo la crisi Ucraina, il consigliere cinese ha sottolineato nuovamente l’importanza dei colloqui di pace e si è detto pronto a rafforzare la comunicazione con l’UE per far si che si possa trovare presto una soluzione al conflitto.

Ungheria: Il 20 febbraio si è tenuta la quarta tappa del tour europeo della RPC. Il diplomatico cinese si è incontrato a Budapest con il Ministro ungherese degli Affari Esteri e del Commercio, Peter Szijjarto. Dalla parte cinese è stato affermato l’importanza dell’amicizia tra Cina e Ungheria e il rispetto che intercorre tra i due paesi. La RPC si è detta pronta a collaborare con il paese dell’est-Europa per attuare nuove misure di prevenzione e controllo della pandemia e aiutare il paese a riprendersi economicamente lavorando verso una più stretta collaborazione in materia di infrastrutture, investimenti e commercio, elevando anche la collaborazione nell’ambito della Belt and Road Initiative (BRI). Inoltre, sono stati sottolineati i benefici che scaturiranno dalle nuove collaborazioni con l’Europa centrale e orientale e come le parti coinvolte debbano impegnarsi per praticare congiuntamente il multilateralismo e portare così più stabilità nel mondo.

Dal punto di vista ungherese, Szijjarto ha dichiarato che le relazioni bilaterali con la RPC sono di estrema importanza per Budapest poiché hanno portato, e continuano a portare, benefici per il popolo ungherese. A questo proposito, la BRI è considerata un punto cardine delle relazioni sino-ungheresi e il governo dell’Ungheria promuoverà la cooperazione in quest’ambito accelerando la costruzione della ferrovia Ungheria-Serbia. Come accaduto nelle tappe precedenti, le due parti hanno anche scambiato opinioni riguardo la questione ucraina. Wang Yi a questo proposito ha nuovamente sottolineato che la Cina è pronta a collaborare con l’Ungheria e gli altri paesi per promuovere la pace ed arrivare ad un cessate il fuoco il più presto possibile. D’altro canto, Szijjarto ha apprezzato la continua ricerca di pace della RPC e la sua posizione obiettiva e imparziale sul conflitto.

Russia: L’ultima tappa del tour in Europa del consigliere Wang Yi si è tenuta, come previsto, nella capitale russa il 22 febbraio. Come affermato dal presidente russo, Vladimir Putin, la Russia e la Cina stanno “raggiungendo nuove pietre miliari”, mentre Wang Yi aggiunge che “la cooperazione internazionale tra la RPC e la Federazione Russa è molto importante per la stabilizzazione dell’attuale situazione internazionale”. Il consigliere cinese ha anche osservato che, a fronte dei recenti mutamenti del panorama globale, i due paesi hanno sempre mantenuto risolutezza strategica aiutandosi a vicenda nel mantenere rapporti di amicizia. Durante la sua visita, il diplomatico cinese ha tenuto diversi incontri nella capitale russa, incontrando non solo il Presidente ma anche il Ministro degli Esteri Sergei Lavrov e il Capo del Consiglio di Sicurezza russo Nikolai Patrushev. Durante l’incontro con Lavrov, le due parti si sono dette pronte a rafforzare il proprio coordinamento in ambito internazionale e a promuovere uno sviluppo più aperto per poter raggiungere i propri interessi fondamentali. Lavrov e Wang hanno anche avuto un’approfondita conversazione riguardante il conflitto ucraino. La controparte cinese a questo proposito ha sottolineato che i colloqui di pace si fanno più necessari più la situazione viene considerata complicata. Riguardo al tema, il consigliere Wang ha espresso l’auspicio che tutte le parti possano superare le difficoltà, creando nuove condizioni di dialogo e nuovi negoziati per poter arrivare a una soluzione politica. Wang Yi è arrivato a Mosca pochi giorni dopo che i funzionari statunitensi avevano reso pubbliche le preoccupazioni sulle continue collaborazioni tra Russia e Cina e a tal proposito la leadership cinese ha continuato a rivendicare la propria imparzialità nel conflitto, rifiutando di condannare l’invasione della Russia, ma dando una definizione della RPC come sostenitrice della pace e dei negoziati.

Il tour, conclusosi il 22 febbraio, è stato visto come parte del tentativo della Cina di rafforzare i suoi legami con l’Europa e come un’opportunità per poter superare le tensioni nel rapporto sino-europeo. La partecipazione di Wang Yi agli incontri in Francia, Italia, Ungheria, Russia e alla MSC è stata di estrema importanza, poiché ha avuto come obiettivo la trasmissione della visione cinese sulla sicurezza globale non solo ai paesi europei, ma al mondo intero. Per quanto le dichiarazioni e le azioni cinesi possano sembrare ambigue e i paesi europei prestino molta attenzione ai comportamenti della RPC, l’obiettivo finale che la Cina si è prefissata con questo tour è quello di dissipare i dubbi riguardo la propria posizione sul conflitto russo-ucraino, andando a mostrare come la sua amicizia verso la Russia non renda la RPC favorevole al conflitto. Al contrario, durante ogni tappa del tour in Europa il consigliere cinese non ha mai mancato di specificare l’imparzialità della Cina e la sua volontà di arrivare a dei colloqui di pace il prima possibile, promuovendo l’immagine della RPC come promotrice di pace e risolutrice di crisi.

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