Iran tra cultura e libertà

, di Antonio Simondi

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Iran tra cultura e libertà

In Iran, nel territorio con più cultura e storia di tutto il Medio Oriente, è in corso un attacco, un attacco interno. Il Governo, insieme alla polizia morale, sta reprimendo le libertà individuali di migliaia di persone, oscurando tutto ciò che di splendido il Paese ha offerto e ancora offre.

«La poesia per me è come una finestra». Con queste significative parole e attuali, la grande poetessa iraniana Forrugh Farrokhzad, spiega cosa per lei rappresenta la poesia. Ella cercò di cambiare la letteratura e la cultura dell’Iran, difendendo i diritti umani e i diritti delle donne, ricevendo critiche da parte della società, quella iraniana non ancora governata dal Regime Islamico, ma dallo Scià Reza Pahlavi.

Dunque Forrugh Farrokhzad, rappresenta un Iran dove la cultura ha un ruolo rilevante, ma con una libertà ancora non del tutto conosciuta, come stanno dimostrando i terribili avvenimenti che stanno accadendo nel paese, con la morte di tanti giovani che protestano per avere dei diritti. L’Iran prima del 1935 conosciuto con il nome Persia è la nazione con più monumenti e città di notevolissimo interesse storico e artistico di tutto il Medio Oriente, con la sua magnifica Arte Islamica e gli odori delle spezie che accoglieranno per tutto il viaggio il turista.

La capitale Teheran, una moderna e antica città, da visitare l’antico Palazzo del Golestan, un tempo residenza della famiglia reale Qajar, oggi Patrimonio dell’umanità, all’interno della città vecchia, il Gran Bazar con i suoi odori, colori e tappeti ed il Museo Nazionale dei gioelli dove si può ammirare il Trono del Pavone adornato da ben 26 mila gemme. L’antica capitale Isfahan ha tra le sue bellezze la grande Piazza Naqsh-e-Jahan una delle piazze più imponenti di tutto il Medio Oriente, nella piazza è situata la grande Moschea dello Scià, un capolavoro di Arte Islamica, con i suoi minareti, cupole e portali intarsiati di piastrelle e mosaici.

Da contemplare è anche la città di Yazd, che con le sue piccole e strette vie ricorda i nostri autentici borghi italiani. Per quanto riguarda i siti storici, meritano una visita le rovine dell’antica capitale persiana Persepoli, scoperta nel 1930, grazie agli scavi compiuti dall’Istituto Orientale dell’Università di Chicago. Infine il complesso di Choqa Zanbil dov’è presente la magnifica Ziggurat in mattoni, Patrimonio Unesco è la struttura meglio conservata al mondo.

Dunque se l’Iran è uno stato ricco ricco di storia, opere artistiche e architettoniche di immenso valore, per quanto riguarda la difesa dei diritti umani e delle libertà individuali, la strada da percorrere è ancora purtroppo molto lunga. In Iran vige secondo la legge la pena di morte, l’obbligo per tutte le donne di indossare il velo. Amnesty International ha denunciato le repressioni che avvengono costantemente. Il Governo centrale ha represso e continua a reprimere con la forza, la libertà di espressione, molti difensori dei diritti sono stati denunciati o uccisi, in molti casi minori di 18 anni sono stati giustiziati. L’omosessualità è punibile per legge con la reclusione o la pena di morte. Negli ultimi anni c’era stata un apertura per le donne al diritto allo studio e secondo alcuni studi, le studentesse universitarie rappresenterebbero il 65%, quindi più degli studenti maschi e all’interno del Parlamento siedono 18 deputate.

Ma per arrivare ad una difesa delle libertà, serve forse una maggiore consapevolezza, partendo anche dagli esempi di Forrugh Farrokhzad, sensibile ai problemi sociali, assistenza ai più deboli e agli oppressi, il ruolo libero delle donne. Se venissero lette le sue poesie e i suoi pensieri, la libertà fino ad ora pensata potrebbe essere reale e aperta come una finestra.

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